Il
palazzo fu costruito nel periodo
tra
il 1625
e il 1633,
ampliando
nelle forme del primo barocco
il
precedente edificio della famiglia Sforza. Fu
creata
una struttura ad acca, caratterizzata da un atrio e un ninfeo, che presenta la separazione fra il loggiato d'ingresso e il colonnato sul retro. L'autore
del progetto è l'anziano
Carlo
Maderno,
coadiuvato da
Francesco Borromini
e
da Gian Lorenzo Bernini.
La
facciata è formata da sette campate che si ripetono su tre piani di
arcate sostenute da colonne rappresentanti i tre stili classici,
dorico, ionico e corinzio. Tramite le arcate più basse si accede al
piano terra entrando in un ampio atrio ellittico fiancheggiato da due
scale nei lati, create
da Borromini e Bernini. Al centro si apre
una scala che porta ai giardini, posti ad un livello più alto del
piano terra.
Originariamente
il
giardino era
un vero e proprio parco: lo
spazio era organizzato come giardino
all'italiana, con un giardino segreto e popolato anche da animali esotici come struzzi
e cammelli.
Attualmente
il palazzo ospita la
galleria Nazionale d'Arte Antica,
aperta
al pubblico nel 1953,
presentando
un allestimento cronologico e rappresentativo delle principali scuole
pittoriche dal Duecento al Settecento.
Il
Seicento è uno dei secoli più rappresentati con opere di Caravaggio
e dei caravaggeschi, Gian Lorenzo Bernini, Guido Reni, Guercino,
Nicolas Poussin, Pietro da Cortona.
Partendo da Roma Termini, prendere la metro linea A in direzione Battistini. viaggiare per 3 fermate (3min) fino alla fermata Barberini, percorrere a piedi per 260m (4min) verso la meta.
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