La basilica di Santa Maria del Popolo sorge sul lato nord dell'omonima piazza, nel luogo in cui anticamente sorgeva una cappella costruita per celebrare la liberazione del Santo Sepolcro ad opera dei crociati. Le origini del nome gli derivano da un leggendario pioppo, in latino populus, che sorgeva nella zona e cresceva sulla tomba di Nerone, persecutore dei cristiani. Si racconta che l'albero fosse infestato da fantasmi e che il papa Pasquale II ordinò di tagliarlo e di costruire un luogo sacro dedicato al popolo, esorcizzando così la zona. La basilica fu restaurata nel Seicento per volere di Papa Alessandro VII Chigi, che ne era stato cardinale e che incaricò Bernini dell'abbellimento della struttura rinascimentale. A lui si riferiscono soprattutto la bellissima cantoria e la statua di Abacuc e l'angelo nella raffaelesca cappella Chigi.
La prima cappella a sinistra dell'altare ospita la cappella di monsignor Tiberio Cerasi, decorata con tre tele dei più grandi artisti del Seicento, Annibale Carracci e Caravaggio, riconosciuti oggi come i maggiori esponenti delle due correnti artistiche del tempo: il classicismo e il naturalismo.